Il secondo ostacolo è passato, l’obbiettivo è più vicino.

Hai appena firmato una cambiale da duemila euro ma in fondo non hai di ché lamentarti perché non te ne sei ancora accorto. Prosegui sulla tua via quando all’incrocio con via del Vecchio trovi un lavoro in corso. Due cartelli triangolari e gialli indicano un uomo che scava con un badile, per evitarli finisci in una buca enorme che raccoglie e abbraccia la ruota sinistra della tua automobile che sparisce nella voragine. Non la rivedrai mai più. Ma il problema vero ancora non l’hai incontrato: seguendo i birilli disposti a regolare il traffico ecco che spunta un muro di uomini con le mani dietro la schiena. I vecchi. Tutti i vecchi ancora autosufficienti del quartiere sono lì di fronte a te e osservano i lavori. Sono così tanti che la locale squadra di calcio, militante in serie A, ha dovuto prestare al comune gli steward, solitamente impegnati allo stadio, al fine di tenerli d’occhio. È grazie al lavoro di questi uomini e di sette cani da pastore che i vecchi Vecchi Lavori in corsonon cadono nelle buche come è successo alla tua ruota sinistra.

Tu prosegui nella speranza di non investirne un paio. La sudorazione è ai massimi: il mal di pancia è tremendo e i vecchi, specialmente quelli ubriachi e con il naso rosso, sono difficili da evitare. Sedici minuti dopo sei fuori. Il terzo ostacolo è passato.

La distanza che ti separa da casa si è ridotta, ma gli ostacoli non sono ancora calcolabili. Con la macchina malconcia e senza una ruota, duemila euro di debiti nuovi e la collaborazione a una truffa c’è solo una cosa da sperare: non incontrare i rappresentanti delle forze dell’ordine.

Girato l’angolo di via del Vecchio, dopo aver imboccato via del Risorgimento, ecco la paletta dei carabinieri. Non è la paletta a preoccuparti, ma sono proprio le forze dell’ordine. Insistono a voler sapere che ne è stato della ruota mancante e mentre tu animatamente indichi i lavori in corso appena sorpassati ecco che a causa dei movimenti bruschi un piccolo peto inizia a spingere insistentemente volendo uscire. Tra una scusa e l’altra ti decidi a rilasciarlo lentamente. Pssst. L’odore si propaga subito e su di te ricadono le attenzioni dei cani antidroga.

Mentre pensi al bagno di casa tua, un pastore tedesco, addestrato al peggio, infila mezzo naso tra le tue natiche. Sai che ti servirà ancora del tempo per andartene da lì. Cerchi di dimenticare il bagno e una lacrimuccia scivola lungo il viso. Sei solo al terzCarabinierio ostacolo sorpassato, sei invischiato nel quarto ostacolo e ancora non sai quanto tempo ti separa dal gabinetto.

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