OccupatoSei da qualche parte, tranquillo. Eppure qualcosa si muove, ma non ti accorgi, perché si muove dentro di te. Improvvisamente, un lampo. Un taglio netto, alla Lucio Fontana, ti squarcia il basso ventre. Un solo obbiettivo: il bagno.

Ti muovi, l’istinto ti porta dove devi, ma ci sono ostacoli sul tragitto. Accendi l’automobile e sai che devi correre a casa; niente è come il bagno di casa tua. Niente.

Al primo semaforo il rosso è così insistente che a furia di fissarlo ti sei abbronzato, ma il peggio deve ancora venire. Quando scatta il verde si mette davanti a te il lavavetri pachistano: al terzo “Niente, grazie” si sposta e il primo ostacolo tutto sommato è filato via liscio. Tra l’altro agitare le mani per scoraggiare il pachistano ha aiutato a togliere l’attenzione dal basso ventre.

Continui a viaggiare su via Roma. La più lunga del mondo. Trentasette rotonde, due cavalcavia, quattro chioschi ambulanti. Ma il peggio deve ancora arrivare. All’altezza dell’osteria “Abbacchio” ci sono i professionisti della truffa alle assicurazioni. Simulano il medesimo incidente dal ’97, ma una cosa gli manca: un testimone diverso al giorno. Questo giorno sei tu. Eviti di guardarli, ma loro ti hanno scelto. Appena sei a 5 metri loro si mettono di fronte al tuo cofano, ti fermi. Ti fanno scendere e ti spiegano esattamente cosa devi fare; forse la fretta, forse il mal di pancia, firmi ogni dichiarazione presente sul foglio senza capire che in realtà tra una constatazione amichevole e l’altra hai firmato una cambiale da duemila euro. Solo il bagno di casa; la tua mente te lo ricorda. Monti in macchina. Riparti.

Il secondo ostacolo è passato.

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